Il giorno libero

05.12.2019 - Giorno 18

Oggi arrivano gli svizzeri. Per fortuna non sono di turno e posso evitarmi l'ansia! Dopo aver portato fuori Taro e Beatles (un altro cane del canile), vado alla ricerca di uno scooter da affittare. Capito in un posto piccolo e apparentemente improvvisato: il proprietario è evidentemente in post sbornia (non se ne vergogna e sbiascica "Yesterday too much party") e prova a far partire uno scooter concordatomi per 100 baht. Non funziona, quindi ci riflette un attimo e infine mi noleggia lo scooter buono, da 200 baht, comunque allo stesso prezzo (100 baht). Vittoria!

Costa

Mi avventuro per l'isola: salite e discese pendentissime, curve a gomito spaventose e aria fresca. Mi imbatto in un piccolo tempio dove stranamente non trovo quasi nessun turista (saranno tutti in spiaggia).

Sfreccio per l'unica strada che attraversa tutta l'isola, disegnandone la costa: da un lato c'è il mare, dall'altro le montagne coperte da quello che rimane della giungla. Fa impressione pensare che un tempo tutta l'isola era così: un'immensa giungla tropicale. Ora invece è resort per i turisti, ristoranti, spa, bar, agenzie di viaggi... E montagne di plastica. Wow. Beh, come tutta la Thailandia. Anzi, il sud est asiatico. Il mondo, probabilmente. Comunque, bando alla tristezza, come direbbe Freddie Mercury, "the show must go on"!

Mi fermo in alcuni punti panoramici per scattare delle belle foto ai paesaggi, quei pochi quadrati di orizzonte liberi dalla plastica e dai palazzi di cemento a cinque stelle, e per passeggiare tra gli alberi.

Un angolo di verde

Noto che il livello del mare si è alzato in modo impressionante: ci sono alberi che ormai sono letteralmente in mezzo al mare!

Alberi in mezzo al mare...

Arrivo quasi all'altra punta dell'isola, passando per varie stradine che ci conducono a posti ancora ignoti ai turisti. Torno indietro e troviamo un punto panoramico da cui ammirare il tramonto sul mare e sulle isole.

Tramonto sul mare e sulle isole!