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Moustache e altre sorprese

  • Enidan
  • Oct 3, 2019
  • 2 min read

Updated: Oct 4, 2019


03.10.2019 - Giorno 2


Mi sveglio definitivamente alle 9.30 e...stanno ancora lavorando! In fretta faccio lo zaino, smonto la zanzariera e scappo da quel posto! Prendo un tuktuk (una specie di taxi tipico dell'India) per 100 rupie, che mi porta al mio nuovo ostello, il Moustache Hostel, molto carino. Pago 1130 rupie per 3 notti (15 euro quindi 5 euro a notte) per un posto letto in dormitorio da 6, con bagno in camera.


Ne vale la pena: il Moustache è davvero un ostello accogliente e moderno, con un ampio spazio condiviso, con libri, carte, giochi da tavola, una tv e prese elettriche, una grande terrazza con tavoli e sedie e un ristorante sempre aperto. Il letto in dormitorio sembra comodo e ogni letto ha un ventilatore. Monto la zanzariera, lavo i vestiti del viaggio, metto nell'armadietto computer e altri oggetti di valore e lo chiudo col mio lucchetto a combinazione.



Salgo al piano condiviso e ordino una frittata con le verdure, il primo cibo VERO da due giorni. Decido di dedicare la giornata al riposo, così leggo, scrivo, pranzo con dei noodles vegetariani per sole 80 rupie, scrivo...


Poi accompagno Isabelle alla ricerca di un dottore ayurvedico. Per strada vedo molti turisti: siamo nella zona dei centri yoga, quindi è normale. Ci sono bancarelle che vendono abiti, borse e gioielli a prezzi stracciati (magliette a meno di tre euro l'una, pietre preziose a un euro, ecc), negozi che vendono medicinali e cibi ayurvedici, ristoranti sempre ayurveda... Troviamo un dottore che chiede 2500 rupie e Isabelle decide di cercarne un altro. Appena usciti da lì un ragazzo in scooter ci ferma e ci chiede se sappiamo dove si trova un ristorante (indovinate? Ayurvedico!). Ovviamente non lo sappiamo, ma ci chiede se vogliamo accompagnarlo e Isabelle accetta entusiasta: saliamo in tre sul motorino e dopo 300 metri arriviamo al ristorante, Ayurpak, dove il ragazzo si ferma a mangiare e noi chiediamo un consiglio per un dottore e la proprietaria del posto ci parla di Arora Ayurveda.


Andiamo verso il dottore e ci fermiamo in un negozietto dove compro della cioccolata e Isabelle delle medicine ayurvediche. Io torno in ostello, facendo attenzione alle decine di scimmie appese ad alberi e palazzi e schivando le mucche che occupano le strade.




Tornata in ostello mi metto tranquilla a scrivere. Isabelle torna con altri farmaci ayurvedici super economici.


Prendiamo un chai, tipico the indiano con il latte e le spezie (gratis tutti i giorni all'ostello, dalle 17 alle 18!) e andiamo sulla terrazza ad ammirare il paesaggio. Per le 19.00 ceniamo (riso fritto con verdure, 100 rupie) e chiacchieriamo con altri ospiti dell'ostello, che vengono da varie parti del mondo.





 
 
 

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