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Da Bangkok a Phitsanulok

  • Enidan
  • Nov 24, 2019
  • 2 min read

Updated: May 19, 2021

20.11.2019 - Giorno 3


Oggi giornata in viaggio. Per la prima volta provo l'esperienza di prendere un treno panoramico che in 7 ore mi porterà dalla caotica capitale thailandese a una tranquilla cittadina (che ho scelto come tappa intermedia nella salita verso Chiang Mai, affascinante città nell'estremo nord del Paese). Il viaggio in treno si rivela uno spettacolo: man mano che mi allontano da Bangkok, i paesaggi diventano sempre più verdeggianti. La natura del sud-est asiatico è qualcosa di fantastico: immense risaie, campi coltivati, frutteti, palme e piccoli villaggi di case in legno (o palafitte su laghi e fiumi!) che appaiono come puntini marroni nell'immensa macchia verde della foresta.




Oltre al piacevolissimo paesaggio, i treni non sono affatto scomodi e l'aria che entra dai finestrini abbassati mi riempie i polmoni (finalmente aria pulita!). I treni thailandesi sono abbastanza affollati e per garantire un posto ai monaci ci sono sedili appositamente riservati (anche per anziani e disabili, per fortuna). Una peculiarità impossibile da non notare sono i venditori ambulanti che passeggiano avanti e indietro per le carrozze, vendendo vari cibi e bevande: i thailandesi mangiano TUTTO il tempo. Da mattina a sera vedo gente che mangia per strada, alle numerosissime bancarelle di street food, e purtroppo per me il 90% delle pietanze sono a base di carne. Anche sul treno mi passano davanti spiedini di carne e pesce, piatti (o meglio sacchetti di plastica) pieni di riso con carne, spuntini a base di...già, carne! Oltre al cibo vendono bottiglie di acqua, the, bevande dolci, succhi, caffè... Insomma, in Tailandia state certi che non morirete di fame! La puzza dei cadaveri (noi vegetariani tra noi usiamo questo termine, vogliate scusarci) mi disturba un po', ma cerco di non pensarci. Per fortuna avevo comprato un paio di ciambelle al cioccolato, quindi riesco a mangiare qualcosa anche essendo erbivora!


Arrivo finalmente a Phitsanulok alle 20, e uscita dalla stazione prendo un tuk tuk per andare in hotel: piccolo problema, l'autista non capisce dove devo andare e mi porta alla meta sbagliata. Mi faccio riportare indietro e mi incammino a piedi. Ho deciso che durante la mia avventura thai non avrò alcuna SIM, quindi sono senza internet e orientarmi è un problema. Vago cercando di capire qualcosa con uno screenshot fatto a Google Maps quando avevo wifi e con il libro della Lonely Planet. Ma niente da fare, alla fine mi fermo a una bancarella per cenare e per chiedere aiuto. Allo stand trovo una famiglia simpaticissima che mi prepara del riso con le verdure (evviva, del cibo vegetariano!) e che mi aiuta a orientarmi. Vedo che l'hotel aveva messo su Booking un indirizzo sbagliato, e che in realtà si trova a quasi 6 km fuori dal centro.


Dopo cena (40 baht a testa) il mio salvatore chiama un taxi, che mi porta all'albergo (per 120 baht, un po' caro per gli standard a cui mi ero abituata in India). Per fortuna l'hotel è super figo: non è un hotel, ma una specie di guest house, dove ho un intero piano tutto per me, con una stanza enorme, bagno privato e un angolo relax con bollitore e acqua, the e caffè illimitati! La fatica è stata ripagata, come sempre!

 
 
 

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