Jaipur, la città rosa dell'India

09.11.2019 - Giorno 37

Arriviamo a Jaipur alle 8.30 di mattina. Scese dal bus ci troviamo in una situazione di traffico non molto diversa da quella di Rishikesh. In 20 minuti a piedi raggiungiamo il nostro hotel, il Dharohar Hotel, un piccolo albergo molto economico in una zona tranquilla della città. Dopo esserci sistemate usciamo alla scoperta della città. Mi stupisco vedendo elefanti e cammelli per strada, camminare tranquilli accanto elle macchine che sfrecciano e suonano il clacson.

Palazzo del Vento

Raggiungiamo la parte della città con le varie attrazioni: il City Palace (solo da fuori), il Jantar Mantar, l'Hawa Mahal (il Palazzo del Vento, un edificio rosa di cinque piani che conta 394 finestre, che venivano usate dalle donne del maharaja per guardare fuori, visto che non potevano uscire) e il Jal Mahal (il Palazzo dell'Acqua, un edificio in mezzo al lago, le cui origini non sono chiare).

Statue vicino al Jal Mahal

Di ritorno da quest'ultimo veniamo fermate da un indiano in scooter (tanto per cambiare!) che ci chiede il classico "Where are you from" e quando rispondiamo "Italy" inizia a parlarci in italiano corrente, dicendo di essere un commerciante e di abitare a Seregno!! Assurdo, siamo praticamente vicini di casa! Ci offre un passaggio in motorino (ebbene sì, proviamo l'esperienza asiatica di salire in tre su uno scooter) e ci porta da un altro amico gioielliere, anche lui residente in Italia, che ci offre un chai e un caffè Illy (uno vero!). Il suo negozio è proprio di fronte all'Hawa Mahal, quindi ci godiamo un bellissimo panorama al tramonto sorseggiando un buon caffè italiano.

Torniamo all'hotel per riposare e per cena mi azzardo a provare il mio primo street food indiano! Vado sul sicuro con una paratha e delle verdure miste...O almeno credo di andare sul sicuro, perché nelle verdure ci infilano del formaggio! Ma sono stata fortunata, poteva andarmi peggio: qui al contrario di Rishikesh, la carne è legalissima e troviamo bancarelle che vendono carne e pesce in ogni angolo della città. Almeno non ci hanno messo del pollo nelle mie verdure!