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Lampang

  • Enidan
  • Nov 24, 2019
  • 3 min read

Updated: May 19, 2021

23.11.2019 - Giorno 6



Wat Suandok, Lampang
Wat Suandok, Lampang

Prendo un altro treno panoramico: ormai sono abbonata all'economicità (solo 45 baht!) e alla bellezza mozzafiato dei paesaggi che il treno mi offre. Mi aspettano 6 ore di treno e le impiego scrivendo, leggendo libri su permacultura e biocostruzioni, e soprattutto guardando fuori dal finestrino! Faccio qualche video, ma non rendono giustizia a quello che passa davanti ai miei occhi: passo in mezzo alla giungla tropicale, dove appaiono capanne in legno, coltivazioni e piantagioni tipiche e i loro custodi, i caratteristici contadini thailandesi...


Come l'altra volta, anche oggi mi fanno compagnia i venditori ambulanti di cibo e bevande. Le 6 ore passano abbastanza velocemente e arrivo alla stazione di Lampang alle 13.30.

Prendo un tuk tuk con altra gente e per 25 baht a testa mi porta esattamente davanti al mio hotel. Anche qui, indovinate un po', mi va di lusso: sembra un grand hotel (per i miei standard, ma non solo), la stanza è enorme, il bagno privato è pulitissimo (cosa da non dare per scontato nel sud est asiatico, dopo il topo in stanza in India sono pronta a tutto) e in camera ho ogni tipo di comfort (aria condizionata, grandi armadi, tv (che non mi serve ma ok), asciugamani puliti, saponi, una scrivania e delle poltrone, insomma anche troppo!


Vado a cercare del cibo vegetariano, impresa come sempre difficilissima, e alla fine mi accontento del classico riso con le verdure (UN tipo di verdura, delle specie di cetrioli) e uovo.


Nel pomeriggio visito alcune attrazioni della città: il Wat Suandok, un piccolo tempio proprio dietro il nostro albergo, il Wat Sri Choom, il Wat Goah Wanigaram (Wat vuol dire "tempio", se non si fosse ancora capito) e la Clock Tower.



Nel tardo pomeriggio mi sposto lungo il fiume Wang, che divide in due la città: qui si svolge il Kad Kong Ta, il Walking Street Market. Dalle 16 fino a notte le vie si animano: spuntano bancarelle che vendono di tutto, dal cibo alla bigiotteria ai vestiti ai frullati, e tutta la città si riversa in queste stradine, rendendo quella che di giorno pare una città fantasma, un luogo di incontro e shopping.



Trovo un baretto molto carino e prendo un frullato ENORME, che faccio fatica a finire (e non mi capita spesso, anzi!). Tra le varie bancarelle trovo qualcosa di interessante: cannucce in acciaio (cerco di evitare la plastica monouso in ogni modo possibile, con queste abbinate alla tazza in bamboo che porto sempre in zaino posso evitare di usarne parecchia!) e delle posate in legno (anche queste potrebbero essere molto utili visto che lo street food viene venduto SEMPRE con posate di plastica). Oltre a ciò vedo qualcosa che ancora non mi era capitato di trovare, ma per la quale ero pronta psicologicamente: insetti fritti. Grilli e larve, per la precisione, venduti a 10 baht al bicchiere. Ovviamente NON li provo, ma scatto una foto, facendo sorridere la signora che li vende, vedendo la mia facce schifata.


Insetti fritti
Insetti fritti

Tra le vie del mercato trovo vari cantanti e musicisti, gruppi studenteschi che suonano strumenti tradizionali thailandesi e persino un karaoke, dove un signore sulla cinquantina si lancia in un'interpretazione reggae spettacolare: la lingua thai si presta alla grande per questo genere, chi lo avrebbe mai detto! Quando mi stufo della folla, torno in albergo e buona notte a tutti! Giudizio su Lampang per ora, positivissimo!


NOTE:

- I thailandesi sono dei metallari: vedo gente con magliette di gruppi rock e metal e sento musica super metallara in tantissimi negozi e bancarelle e da un sacco di auto che mi sfrecciano accanto. Bello trovare dei fratelli metallari anche qui <3

- A Lampang sono tipici i tour in carrozze trainate da cavalli. Essendo contraria allo sfruttamento degli animali, disapprovo.



Murales raffigurante le carrozze tipiche di Lampang
Murales raffigurante le carrozze tipiche di Lampang

 
 
 

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