Phitsanulok in scooter!
- Enidan
- Nov 24, 2019
- 4 min read
Updated: May 19, 2021
21.11.2019 - Giorno 4
Dopo aver esagerato coi caffè, mi preparo a esplorare la città. Il proprietario della guest house (DnT Rooms) è un signore inglese sulla sessantina che ha viaggiato per tutta la vita. Mi prende in simpatia e mi presta uno scooter e un casco per girare liberamente (e risparmiando sui taxi!). Inoltre, mi disegna una mappa per raggiungere attrazioni fuori dalla città che senza di lui non avrei mai scoperto!
Ecco che inizia l'avventura! Monto in sella e dopo una pausa al benzinaio (si fa il pieno con soli 50 baht, ossia 1,50 euro!) prendo la strada che porta alla collina delle meraviglie (nome appena inventato da me ma che esprime ciò che state per leggere). Salendo ci sono vari templi, decido di iniziare col punto più alto, per poi fermarmi ai vari altri punti di interesse scendendo. Passo in mezzo alla foresta e quando raggiungo lo spiazzo in cima alla montagna si mostra ai miei occhi un gigantesco stupa in mattoni rossi, decorato secondo l'antico stile thai. Mi ricorda gli stupa birmani che avevo visto a Bagan: d'altra parte sono due Paesi confinanti ed è plausibile che ci siano state influenze architettoniche. Oltre allo stupa ci sono tantissime statue raffiguranti elefanti, tigri e ...galli! Chissà perché! Le sorprese non finiscono qui: c'è tutto un percorso panoramico dal quale si può godere di una vista mozzafiato sulla valle e su Phitsanulok.


Dopo aver scattato qualche foto rimonto in sella allo scooter e scendo verso la seconda attrazione: ci sono un tempio e varie case in legno, abitazioni dei monaci (ne vediamo uno sulla soglia di una casa) e un giardino spettacolare ricco di piante e statue di Buddha!
Medito nell'apposita sala e poi passo alla tappa successiva: un complesso architettonico in stile misto thai-cinese! Spettacolari giardini con piante sospese, aiuole perfettamente curate, statue incredibilmente colorate che raffigurano animali antropomorfi, divinità, dragoni... Inoltre, anche qui dal piazzale principale si ha una vista panoramica sulle risaie e le colline in lontananza, che è così meravigliosa da farmi venire voglia di restare qui! (Che strano eheh)

Sul piazzale c'è anche una statua enorme raffigurante Buddha, elemento immancabile in un Paese in cui il Buddhismo è la prima "religione" (meglio dire "filosofia"). All'interno del complesso c'è anche un ristorante...gratuito! Ci sono varie cucine che sfornano cibo senza sosta: riso, noodles, verdure e ovviamente, carne! Speravo che essendo all'interno di un posto sacro non cucinassero carne, ma purtroppo siamo stati sfortunati. Essendo self-service però riesco a comporre dei piatti vegetariani.
Mentre mangio mi passano accanto figuranti in costumi bizzarri che suonano tamburi e fanno festa...chissà se sono capitata in un giorno particolare o se è così tutti i giorni! Mi piacerebbe chiedere ma nessuno parla inglese, quindi mi tengo la curiosità. Dopo pranzo lascio un'offerta e una volta uscita prendo anche un gelato (per soli 15 baht!!).
Rimonto in sella e scendo di pochi metri fino a un grande edificio dalle decorazioni tipiche thai super elaborate. Purtroppo, l'ingresso è vietato ma posso almeno ammirarlo da fuori. Alla sua destra c'è un tempio nello stesso stile e sulla sinistra una zona accessibile con una fontana e varie effigi di monaci: davanti a una di queste trovo una specie di scaffale numerato da 1 a 30 e in ogni cassettino vedo dei fogli con delle scritte in thai e inglese. Chiedo a una ragazza che vende bibite come funziona e incredibilmente mi capisce e riesce a spiegarmi: ci si deve inginocchiare davanti alla foto del monaco e scuotere un cilindro contenente 30 bastoncini numerati. Quello che salta fuori dal cilindro corrisponde al tuo foglietto. Ci provo e dopo un paio di tentativi falliti (in cui escono troppi bastoncini) riesco a farcela: ho il numero 27. Leggo il foglietto corrispondente e capisco che si tratta di delle specie di predizioni sul futuro. Conservo il foglietto e faccio ancora una passeggiata nella struttura. Sul retro trovo un giardino favoloso: tutto naturale, con strutture portanti in legno, piante di mango e un'adorabile vecchietta che innaffia l'orto. Sembra un sogno! Mi risveglio e ritorno allo scooter.


Decido di andare a una cascata di cui mi aveva parlato il proprietario della guest house, ma non la troviamo. Però il caso (o forse non è stato il caso?) mi porta in un parco naturale di cui mi innamoro: mi trovo a guidare nel mezzo della giungla, con alberi bellissimi che si intrecciano tra loro, liane e pietre dalle forme bizzarre. Capito accanto a una grande (e malmessa) abitazione in legno, dove un anziano contadino sta scaricando dei pomeli e degli strani frutti. Mi sorride e mi parla in thailandese, gesticolando per farsi capire: mi offre del pomelo e mi apre un paio di questi frutti: all'interno hanno una specie di stella di semi, dai quali devi succhiare la polpa e poi gettare il seme. Sono deliziosi e decido di comprarne alcuni! Appesantita di 3 pomeli (ne volevamo uno solo ma il contadino ha insistito!) e un sacchetto di questi strani frutti (scopro poi che il nome è "longan" saluto il mio nuovo simpatico amico e riparto.

Attraverso il parco ed esco sulla strada che mi riporta verso la città.
A Phitsanulok non c'è molto da vedere, solo il Wat Yai, un tempio che racchiude il secondo Buddha più venerato della Thailandia. Accanto a questo principale ci sono altri tre templi molto simili, che giro velocemente. Torno a cena allo stesso posto di ieri sera, per salutare la simpatica famiglia che mi aveva aiutata e poi sfreccio verso il DnT Rooms per riposare: la giornata è stata produttiva ma anche stancante!

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