Timli: Una parentesi "into the wild"
- Enidan
- Nov 2, 2019
- 2 min read
01.11.2019 - Giorno 29
Io e Ania abbiamo deciso di andare in montagna a circa 25 km da Rishikesh, in un paesino che si chiama Timli. C'è un Workaway che potrebbe essere interessante e vogliamo dargli una possibilità, senza piani né pregiudizi. Alle 14 arriva (con un ritardo di due ore) il nostro mezzo (condiviso ovviamente, con altre SEI persone!). Schiacciate come sardine ci dirigiamo verso Timli e socializziamo con una coppia che farà Workaway nel nostro stesso posto. Sono due ragazzi del Sudafrica, sui trent'anni. È la prima volta che incontro dei sudafricani e ne approfitto per fare domande sul loro Paese. Chiedo se l'Apartheid è davvero solo un ricordo o se esiste ancora e sorprendentemente mi dicono che esiste ancora in un certo senso, ma al contrario: sono i bianchi a essere discriminati adesso (ma sono entrambi bianchi, quindi prendo la notizia con le pinze, farò altre indagini!). La strada non è lunga ma l'autista si ferma un miliardo di volte, per pranzare, prendere un succo, ecc... Insomma, con mooolta calma! Alla fine, arriviamo a Timli.
Paghiamo 100 rupie a testa e scendiamo dal "taxi". Il posto è davvero magnificamente tranquillo. Non ci sono macchine, palazzi, niente. Solo un negozietto e il posto del Workaway: stanno costruendo una scuola di yoga con biocostruzione (bamboo e altro) e con un giardino di permacultura.




Niente acqua corrente e poca elettricità. Facciamo conoscenza con due ragazzi che sono già lì e purtroppo ci dicono che non c'è nulla da fare: solo dipingere dei murales. Io e Ania siamo abbastanza deluse perché speravamo di aiutare e invece apparentemente non c'è bisogno di molto aiuto. Il direttore del progetto mi conferma che mancano i materiali quindi niente da fare. Mi chiedo allora perché ci abbiano fatte venire, ma non importa, un po' di aria fresca e di tranquillità fanno sempre bene! Ci rilassiamo, facciamo una passeggiata e chiacchieriamo coi bambini del villaggio, che sono carinissimi e hanno tanta voglia di praticare l'inglese (che bravi!).

Quando cala il buio accendiamo un fuoco e tutti insieme aspettiamo la cena, che arriva verso le 20 ed è TROPPO piccante. L'unica cosa che riesco a mangiare sono i chapati (pane). Alle 21 sono già in stanza pronta per dormire. Parlo con Ania e insieme decidiamo di tornare in città domani stesso: delle vacanze gratis in montagna sono sempre bene accette, ma non in questo momento. Siamo appena uscite da un mese di isolamento e yoga e ora abbiamo bisogno di attività più concrete. A Rishikesh proprio questa settimana c'è il Festival Internazionale dello Yoga: lezioni di yoga, filosofia, ayurveda e musica tradizionale...gratis. Torneremo in città e approfitteremo del Festival per qualche giorno prima di decidere, questa volta separatamente, la prossima tappa.
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