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Una luuuuunga giornata

  • Enidan
  • Nov 17, 2019
  • 3 min read

17.11.2019 - Giorno 45


E la mattina arriva. Mi sveglio (per l'ennesima volta) alle 6.15. E diamine, ho perso la fermata che avevo scelto (la più vicina all'aeroporto). Ma non importa, ci rido su e scendo alla prossima: qui in India tutti ripetono "Shanti shanti" che detto alla buona significa "Vivitela scialla", e pare che io abbia interiorizzato il concetto. Quindi, shanti shanti e le cose si aggiustano da sé: l'autista del mio bus me ne indica uno proprio di fronte a noi e mi dice che per 10 rupie mi porterà vicino all'aeroporto.


Vado al bus e, grazie Universo, l'autista non mi fa nemmeno pagare il biglietto. Sorride e dice "Lady is free". Ottimo! La giornata inizia bene, e mi dimentico subito della gelida nottata. Scesa dal bus devo prendere un taxi. L'autista del bus mi dice che il costo per uno "shared taxi", un taxi condiviso, è di 10 rupie.


Quando arrivo e chiedo ai taxisti, vedendo che sono straniera, cercano come sempre di spillarmi più soldi: 150, 100 e infine 50 rupie. Accetto l'ultima offerta, sebbene sappia che dovrebbero essere meno soldi. Siamo in 5 passeggeri e mi carico i miei due zaini sulle gambe. Quando gli altri passeggeri scendono vedo che pagano 10 rupie. Non ci sto, così è davvero ingiusto. Prendo 10 rupie e le lascio al taxista, che mi guarda a occhi spalancati e mi chiede di dargliene 50. Io gli dico fermamente che gli altri hanno pagato 10. Lui rimane un attimo senza parole, mi guarda, guarda il mio zaino e mi dice "Big Bag" (ossia "Il tuo zaino è grande"). Non so se ridere o arrabbiarmi. Semplicemente gli ripeto che gli altri hanno fatto la mia stessa tratta e hanno pagato 10 rupie e io inoltre ho tenuto lo zaino in braccio, quindi gli darò 10 rupie e non una di più, perché non è giusto approfittarsi della gente, anche se sono stranieri. Detto questo me ne vado, lasciandolo incredulo. Gli indiani aumentano sempre (e di molto!) il prezzo, per gli stranieri, pensando che siamo tutti ricchi. Ma non è così, e non è giusto, MAI, fare discriminazioni. Per entrare in alcuni templi o attrazioni turistiche agli indiani chiedono cifre irrisorie, come 20 o 50 rupie, mentre agli stranieri vengono sempre chieste tra le 500 e le 1000. Insomma...


Lounge d'attesa con baretto (sorprendentemente) economico!
Lounge d'attesa con baretto (sorprendentemente) economico!

Lasciato il taxista imbroglione mi dirigo verso i gate e trovo una Lounge di attesa. Ci sono prese della corrente, bagni, stand con cibo e bevande, sedie e persino sdraio. Visto che sono solo le 7.30 e il mio volo è alle 21.10, mi preparo mentalmente ad affrontare la giornata. Mi sposterò da una Lounge all'altra, da un bar a un ristorante, e così via, per occupare il tempo. Ho il filo per il macramè, il mio amato e-reader per leggere, il Pc per scrivere... Insomma, in qualche modo mi passerà. E poi c'è il cibo. Certo, sarà moooooolto lunga, ma cercherò di trarne qualcosa di proficuo!


Lounge dell'aeroporto... la mia casa per oggi eheh
Lounge dell'aeroporto... la mia casa per oggi eheh

ULTIME NOTE SULL'INDIA:

- Ho scoperto che gli indiani per pulire i pavimenti usano un prodotto a base di pipì di mucca. - Gli indiani sono persone davvero ospitali e si fidano sempre del prossimo: parlando con altri viaggiatori ho sentito più volte storie di chi, trovatosi senza un ostello, è stato ospitato in casa da gente del luogo. Inoltre, sebbene abbiano poco, offrono sempre quel che possono. Questo è in generale, poi ovviamente ci sono casi e casi.

- L'India è un Paese multiculturale, multi-religioso e multilinguistico. Ci sono persone di religione hindu, islamica, cattolica e anche di religioni minori. Ci sono nepalesi, pakistani, cinesi, un sacco di occidentali che hanno abbracciato lo stile di vita indiano e si sono trasferiti qui. Si parlano molte lingue diverse: hindi e inglese in primis, ma anche marathi, e persino il sanscrito (la lingua madre di tutte le lingue indo-europee) è ancora parlato in piccole comunità dell'India!

- Le regole non esistono. Ebbene, in India le leggi forse ci sono, ma è come se non esistessero. Nessuno le rispetta. Stamattina in autobus abbiamo preso una superstrada e vedo il cartello di divieto per biciclette e motorini. Pochi secondi dopo appare un tipo in bicicletta, che traina un carretto di legno carico di pannelli di legno, a sua volta spinto da un tizio in motorino che lo manda avanti col piede! E questo è niente! Ho visto anche di peggio!

 
 
 

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