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Wat Umong e Suthep National Park

  • Enidan
  • Dec 2, 2019
  • 5 min read

Updated: May 19, 2021

28.11.2018 - Giorno 11


Oggi finalmente si passa all'azione: noleggio uno scooter (per 200 baht) e punto verso il Wat Umong, il primo tempio del parco nazionale del Suthep.


Seguo le indicazioni ma non vedo l'entrata al Wat: finisco in fondo alla stradina, in una zona tranquillissima con qualche villetta con giardino. Mi fermo e mi guardo intorno spaesata. Ma non è un caso che mi sia persa. E non è un caso che nel giardino di una delle villette ci sia Ho, una donna che mi guarda sorridente. Le chiedo indicazioni per il Wat Umong e lei mi spiega che era all'inizio della strada. Il destino mi ha portata da lei: mi chiede se sia italiani e alla mia risposta affermativa sorride e mi dice "Ciao, come stai?". Mi spiega che suo marito è italiano e che si sono trasferiti a Chiang Mai da circa due mesi. La casa è di una sua amica e lei è lì a trovarla. Fa una videochiamata con il marito, Enzo, un uomo simpaticissimo originario della Puglia ma trapiantato a Torino, che mi spiega come raggiungere il tempio e altri Wat nel parco. Ringrazio la coppia e mi dirigo verso l'entrata al parco.


Wat Umong
Wat Umong

Il Wat Umong è il primo tempio al suo interno ed è anche uno dei più antichi. Lo stupa è in perfetto stile thailandese antico, simile a quello birmano della stessa epoca, ma ha una particolarità strabiliante: essendo costruito su una collina, ha una serie di gallerie scavate al suo interno. Tunnel stretti e bassissimi (quasi tocchiamo il soffitto con la testa) e delle nicchie piene di statue di Buddha.



Quasi tocco con la testa sul soffitto
Quasi tocco con la testa sul soffitto

Uscita dal Wat vedo il giardino, anch'esso pieno di statue di Buddha (alcune intere, altre mezzi busti, altre solo la testa) di stili ed epoche diverse, che sembrano donare vita al parco!





Salgo al punto più alto del Wat e...appare Ho, che mi saluta di nuovo, sorridente, e mi dice che ha visto il nostro scooter. Lei e suo marito mi hanno raggiunta per accompagnarmi a vedere un altro Wat più lontano. Sono incredula: la gentilezza e disponibilità di questa coppia sono commoventi. SPOILER ALERT: Queste cose mi succedono solo quando viaggio! Accetto volentieri la loro offerta e seguo Ho di sotto, dove mi aspetta anche Enzo. Dopo essermi presentata monto in sella e li seguo alla volta di casa loro, per recuperare un casco per Ho. Hanno una piccola casa bellissima in una zona pacifica e nella natura, con un piccolo orto e delle piante di banane. Mi offrono dell'anguria (deliziosa!) e chiacchieriamo un po' in italiano.


Dopo 40 minuti di strada arriviamo al Wat Phrathat Doi Kham, un complesso enorme di vari templi, statue di Buddha in tutte le salse (seduto, in piedi, sdraiato), bar e negozi. Troviamo centinaia di fedeli intenti a pregare e fare offerte: per la prima volta da quando sono a Chiang Mai, non ci sono turisti!






Approfitto del fatto che Ho parli un ottimo inglese per togliermi alcuni dubbi:

1. Perché in Tailandia ci sono tantissime statue di galli? --> I tailandesi pensano che il gallo porti fortuna: se un fedele prega per ottenere qualcosa, quando questa si realizza, dona una statua di un gallo al tempio. Così a poco a poco i templi se ne sono riempiti e portano ancora più fortuna. Con i fiori succede qualcosa di simile. Quando un fedele prega per ottenere qualcosa, quando questa si realizza, dona tanti fiori quante sono state le preghiere fatte su quel desiderio. 2. Chi è la figura con la pelle verde che vedo spesso nei templi? --> È un guardiano che protegge i templi. Si tratta di un gigante buono che viene posto a protezione dei luoghi sacri. Grazie Ho!


Il gigante buono
Il gigante buono

Dopo aver visto tutte le statue e i Wat torniamo allo scooter e decidiamo di prendere un caffè e una fetta di torta insieme. Guidiamo fino a un posto incantevole dove ci sediamo accanto a un fiume, costeggiato da campi e alberi, nel silenzio e nella tranquillità. Enzo mi racconta un po' della sua vita e del perché ha deciso di trasferirsi in Tailandia e del suo progetto di comprare un terreno e costruire una casa lì. Lui e Ho sono davvero una bellissima coppia, non il classico stereotipo che ci si immagina della moglie tailandese giovane col vecchio italiano: hanno più o meno la stessa età, entrambi divorziati e con figli, entrambi amanti della natura. Sono davvero carini e sono stati gentilissimi a farmi compagnia oggi. Per ringraziarli offro io la "merenda" e ci scambiamo i contatti. Spero di rivederli un giorno!



Con Enzo e Ho!
Con Enzo e Ho!

Prendo lo scooter e torno in città, dove, dopo una bella doccia rinfrescante, decido di provare il famoso massaggio thailandese. Ho mi ha consigliato di sceglierne uno presso un Wat, dove si è sicuri di trovare una buona qualità e dei prezzi più abbordabili. Per caso ne trovo subito uno: con 120 baht ho un'ora di massaggio thailandese. Le signore che lavorano al centro sono tutte avanti con l'età o molto...massicce. Non le classiche massaggiatrici thai magrissime e truccatissime. Le premesse per me sono ottime. Infatti, l'esperienza di queste donne risulta in un massaggio fantastico, rilassante e delicato. È il mio primo massaggio, quindi non ho un metro di paragone, ma nella mia ignoranza mi ritengo soddisfattissima!



Massaggio nel Wat!
Massaggio nel Wat!

Dopo il massaggio cerco del cibo: non ho ancora pranzato ma sono le 16, decido quindi per un frullato. Voglio sperimentare: cocco, banana e burro di arachidi e spinaci, avocado, banana e lime. Sono entrambi deliziosi! E belli carichi, faccio fatica a finirli!

Ho ancora la moto e ne approfitto per raggiungere una strada un po' fuori dal mio quartiere per comprare un paio di vestiti (al momento ho letteralmente due magliette e due pantaloni). Dopo essermi persa mille volte (la Old City di Chiang Mai è un quadrato: vie tutte uguali!) lo trovo. Dopo gli acquisti torno all'ostello, lascio lo scooter al noleggio e poi vado a cenare allo stesso posto dei due giorni precedenti: è il più economico e il più buono che abbia trovato, inoltre offre molte opzioni vegetariane: quindi perché cambiare? Dopo cena prendo anche un cocco, finalmente: il suo succo è sublime e la polpa ha un gusto che i "nostri" cocchi non se lo sognano nemmeno lontanamente!

La giornata è stata super produttiva, sono stanchissima ma felice. Chiang Mai oggi mi ha fatto troppi bei regali! Anche se so che potrei trovare molto altro qui al nord (Chiang Rai, Lamphun, Pai e i vari villaggi sulle montagne), decido di muovermi verso sud. Ho deciso di rientrare in Italia il 12 dicembre, a causa di un problema familiare, quindi mi restano meno di due settimane e voglio avere un assaggio anche del sud del Paese. Sono molto triste di dover interrompere il viaggio ma il piano è di ripartire a fine gennaio, se tutto va bene.


Domani prenderò il treno per Phitsanulok, dove passerò una notte prima di proseguire verso Bangkok il giorno seguente. Sempre in movimento, insomma!

 
 
 

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